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Mercato, Giustizia e Sicurezza agro-alimentare. Il caso delle filiere cerealicola e cunicola

INCONTRO A TEMA ORGANIZZATO DA ANLAC E CONSORZIO CAMPO A MATERA IL 21 APRILE 2011 – ore 17,00 c/o HOTEL SAN DOMENICO

ANLAC e Consorzio CAMPO organizzano, il giorno 21 aprile presso l’ Hotel San Domenico, Via Roma 15, a Matera, un incontro a tema su “MERCATO, GIUSTIZIA E SICUREZZA AGRO-ALIMENTARE. Il caso delle filiere cerealicola e cunicola”. Interverranno Antonio Di Pietro, presidente nazionale di Italia dei Valori; Saverio De Bonis, presidente Anlac – Associazione Nazionale Liberi Allevatori di Conigli; Andrea Di Benedetto, presidente Consorzio CAMPO – Agricoltori, Mugnai, PastaiPanificatori Organizzati; i rappresentanti di vari movimenti agricoli. I lavori saranno aperti dal segretario regionale Rosa Mastrosimone e da Nicola Benedetto membro della III Commissione Regionale Attivita’ Produttive. Modera Orlando Vella, giornalista.

L’ agricoltura passera’ alla storia come un settore dell’ economia che ha conosciuto le piu’ grandi conquiste della scienza e della tecnica, ma anche come un settore in cui la dignita’ umana e le regole del gioco sono state calpestate, bloccandone il suo sviluppo.

L’ irrompere delle regole del mercato e del profitto nelle scelte piu’ importanti, spesso a scapito della salvaguardia della salute pubblica, del gusto alimentare, dell’ ambiente, della presenza dell’ uomo sul territorio, della concorrenza e della ricerca, ha stravolto il significato della vita delle nostre comunita’ che dalla terra trae sostentamento e il cui ruolo non e’ affatto marginale in una societa’ postmoderna.

Il caso delle filiere cerealicola e cunicola italiana dimostra, in maniera sistematica e non astratta, che se il mercato prende il posto della politica, l’ economia non puo’ tornare a crescere; così poche persone prevalgono sulla volontà pubblica e le nostre comunita’ rurali vengono emarginate, diventando vittime di ingiustizie: frodi, abusi e cartelli rimangono impuniti, mentre la salute dei nostri figli viene messa a repentaglio da una comunicazione pubblicitaria subdola e da traffici illeciti di derrate.

L’ anelito ideale che muove gli agricoltori viene da lontano, ma la sua forza di cambiamento necessita di un rinnovato associazionismo e senso di responsabilità verso la terra, ma anche verso le domande di attenzione al bene comune che va condiviso dai consumatori e dalle istituzioni riconquistando così una centralita’ negata.

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